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| Tecnica Digitale |
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Accessi: 17959
Interventi: 43 |
Intervento di: rais |
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Del : 08/09/2001 Ore: 20:27:11
| Si, infatti manca un pezzo. Dicevo: se ci autocostruiamo un decoder per scambi, questo sarà in formato DCC, perchè nel formato Motorola, inanzitutto è più difficile reperire gli schemi, e poi sono più complicati da assemblare. Con i decoder formato DCC, per uno strano fenomeno elettronico, molte volte qualche commutazione si perde, cosa che invece non accade con i decoder formato Motorola. In caso di distrazione si potrebbe provocare un disastro modellistico, ma soprattutto economico!! Con l'Intellibox si posso usare indistintamente sia i decoder formato Motorola che i decoder DCC, non c'è bisogno di scegliere un formato e poi portare avanti per forza quello. C'è una funzione che permette di definire come standard il formato, ma questo serve solo per comodità, ad esempio quando si compra un decoder, non c'è bisogno di definire il formato ma lo fa la centralina in base al suo standard. Naturalmente si può cambiare. I decoder come molti pensano con costano una fortuna: quelli per gli scambi costano 65.000 lire di listino, per i locomotori i più economici sono i Lenz 103XF formato DCC che costano intorno alle 45.000 lire di listino.
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Intervento di: Amministratore |
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Del : 09/09/2001 Ore: 14:09:16
| Ciao Rais grazie per la precisazione sui costi dei decoder che effettivamente non costano cosi tanto se pensi al vantaggio che ti offrono.La storia dell'Amministratore sul lastrico era una scerzo per riderci un po sù!!!
Quindi se ho capito bene se hai una centralina multiprotocollo e delle macchine alcune con decader dcc e altre motorola quando tu dai un comando verso un indirizzo la centralina scegle il protocollo in base al decoder che risponde a quell'indirizzo?
webmaster di
www.fermodellismo.it
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Intervento di: rais |
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Del : 09/09/2001 Ore: 17:07:22
| Non proprio. Dunque, si scegli un formato come standard es. DCC. Da questo momento in poi per la centralina tutti i decoder (siano essi per locomotive che per scambi/segnali), saranno in formato DCC. Questo vuol dire che se in un locomotore montiamo un decoder formato Motorola, questo non risponderà ai comandi fino a quando non diremo alla centralina che il decoder con indirizzo 1 (indirizzo di fabbrica per Motorola) è di formato Motorola anzichè DCC. Al contrario se montiamo in un locomotore un decoder Lenz (indirizzo di fabbrica 3), questo dopo averlo richiamato funzionerà subito. Stessa cosa vale per i decoder per gli scambi. Ad ogni indirizzo corrisponde un decoder (o locomotiva è uguale) e dopo aver riprogrammato un po' di cose (operazione estremamente semplice), tutti i decoder funzioneranno alla perfezione. Quando andremo a richiamare l'indirizzo 1 la centralina sa già che è un formato Motorola, e naturalmente quando andremo a richiamare l'indirizzo 3 la centralina sa che si tratta di un DCC. Naturalmente, dopo una veloce riprogrammazione, gli indirizzi possono essere modificati, invertiti e addirittura creare degli indirizzi virtuali:possiamo chiamare la locomotiva con il suo vero "nome" esempio 444, 636 e così via...
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Intervento di: ttales70 |
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Del : 10/09/2001 Ore: 15:07:26
| Ricominciamo tutto da capo. Attualmente ci sono 2 protocolli digitali (più utilizzati) il marklin e il DCC a norme NMRA. Il primo, poco da dire è un protocollo proprietario di marklin(motorola), mentre il secondo è stabilito tramite delle norme dall'associazione nazionale americana fermodellismo. Il DCC segue queste norme, anche l'associazione nazionale europea fermodellismo (morop) si è rifatta a queste regole americane NMRA. La stessa LENZ come ARNOLD e altre marche che producono decoder si rifanno al DCC, cosi come altre case che avevano un protocollo diverso, con i nuovi prodotti si stanno allineando con il DCC a norme NMRA, chi va per conto suo è OUT!!!. Quindi tolto il protocollo Marklin, l'unica alternativa e' il DCC (tra i quali LENZ che è stao certificato anorme NMRA). Sono d'accordo che per problemi di reperibilità di componenti elettronici in SMD (montaggio superficiale, pr capirci quelli microscopici) l'autocostruzione di decoder loco non penso sia la via migliore, ma per tutto il resto se si ha un po' di dimestichezza, la miglior cosa (a meno che non si voglio spandere un capitale) penso sia l'autocostruzione di tutto il resto. A me sembra strano che la IBX abbia problemi con i decoder scambi ed altro anorme DCC nmra in quanto anche i lenz sono a super norma nmra, quindi ho ha problemi la IBX per un cattivo funzionamento oppure non ci sono problemi, altrimenti anche i decoder loco dovrebbero non funzionare. Per quanto riguarda i decoder scambi, quelli compatibili motorola sono i più facili da realizzare, basta aprirne uno e riprodurlo senza problemi al volo, questo perche la codifica del protocollo digitale motorola lo esegue un circuito integrato che si trova tranquillamente in commercio è il suo costo parte dalle 3000 lire in su (dipende da dove si compra e chi lo vende e se richiesto etc...). Quindi il cuore del decoder è questo integrato motorola il resto sono banali componenti classici che si trovano in commercio. Invece per quanto riguarda i decoder DCC, il problema è più complesso in quanto il cervello del decoder (come quelli per locomotive) è un microprocessore che contiene un programma di gestione, questi non si riesce a rifarli perche non si ha il software da inserire nel microprocessore nuovo da montare nel decoder. Per quanto riguarda i decoder DCC si trovano diversi progetti su internet (uno anche sul mio sito), ma anche in tantissimi altri, anche i decoder marklin compatibili si trovano su internet (specialmente siti tedeschi, io ne ho 3 di schemi). Tra i due ho scelto i DCC compatibili perche sono molto più completi e potenti degli altri. Tempo fa si discuteva di sostituire una resistenza sul decoder marklin per poter erogare più corrente, in quanto si sbragava con motori scambi con assorbimenti alti di corrente. I decoder DCC, quelli da me utilizzati, oltre a poter pilotare anche scambi che assorbono di più, possono essere settati. Si puo' impostare: la durata dell'impulso da pochi millisecondi sino a 2,5 secondi o addirittura impostare una uscita fissa per pilotare segnali oltre che scambi. Nei marklin si imposta solo indirizzo e basta, eventuali durate di segnale pilota mi pare si possa impostare dalla centralina che si usa, ma se quella usata non lo permette niente da fare. Il pro di questi decoder marklin e che costano meno, e sono anche più facili da rifare. Ho scritto molto forse ho commesso errori di italiano e qualcosa me lo sono dimenticato. Spero di aver chiarito un po' di cose.
a presto
Alessandro
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Intervento di: rais |
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Del : 10/09/2001 Ore: 20:17:42
| Forse mi sono espresso male. Secondo me e secondo chi usa l'Intellibox, i decoder per scambi formato DCC hanno problemi quando si eseguono degli itinerari. SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IN QUESTO CASO!! I decoder formato DCC perdono qualche commutazione in questa operazione, cosa che invece non accade con i decoder formato Motorola. Lo dimostra il fatto stesso che Modeltreno si fa produrre dalla Viesmann decoder per scambi e segnali formato Motorola. I decoder per scambi formato DCC funzionano benissimo con l'Intellibox in qualunque caso, tranne che nella commutazione degli itinerari. A proposito di Modeltreno ho saputo che, credo da oggi, vende anche Lima, Rivarossi, Roco, ecc...
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Fermodellismo IT
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