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Forum selezionato:
| Plastici e Diorami |
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Del : 04/03/2002 Ore: 13:31:06
| Per bukuku.
Tra gli iscitti al forum (e tra wuelli che anno rilasciato la città di origine)non figurano altri di Potenza ma sicuramente ci sara in zona qualche altro fermodellista che magari ha un plastico.
Prova ad inserire un annuncio nel sito costruzioni modellistiche (lo raggiungi cliccando sul fanale di coda in fondo alla pagina)chiedendo di incontrare un modellista della tua zona magari qualcuno ti risponde
Ciao.
webmaster@fermodellismo.it
www.fermodellismo.it
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Intervento di: Samuele |
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Del : 07/03/2002 Ore: 00:35:43
| Per l'amministratore. Accetto molto volentieri il tuo invito, se pensi che possa essere utile, però gradirei che tu specificassi un pò meglio la tua richiesta.Ciao, spero che ti arrivi il messaggio.
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Intervento di: Amministratore |
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Del : 08/03/2002 Ore: 00:07:31
| Caro samuele con il materiale a tua disposizione potrebbe venire fuori un bell'articolo magari spiegando per ogni foto come hai fatto per realizzare determitati scorci di plastico o anche qual'erà lidea iniziale e se poi e stata realizzata per come l'hai pensata o no, descrivere l'impianto elettrico o eventuali automatismi o diavolerie varie se e tutto materiale commerciale o elaborato da te un cenno sul servizio del plastico se usi un orario scritto o fai girare i treni in modo casuale.
Insomma tutto quello che si può dire di un plastico senza però risultare noiosi e prolissi.
Non è facile ma si può.
Ciao a risentirci
webmaster@fermodellismo.it
www.fermodellismo.it
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Intervento di: Samuele |
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Del : 08/03/2002 Ore: 19:50:55
| Cercando di essere utile, vi spiego un po’ come ho realizzato il plastico, partendo dal tracciato.
Premetto però che non possiedo alcun programma per pc per rendere il layout accettabile, per cui accontentatevi ( a proposito, qualcuno mi può indicare dove trovare un programma di layout per treni Maerklin scala H0 ?).
Dimensioni plastico: 320 X 270 ca
Le parti in grassetto sono coperte dai paesi e dalle montagne.
Come si può notare, il tracciato presenta una “racchetta” che permette ai treni di invertire il senso di marcia.
Per applicare alla realtà il disegno ho utilizzato un normografo per la scale H0.
L’idea iniziale era proprio questa, e se devo essere sincero, è da attribuire per un buon 70% a mio padre, che mi ha instradato verso questo hobby e che poi mi ha “abbandonato” quasi subito.
Per quello che riguarda i materiali utilizzati vi rimando al breve articolo pubblicato nella presentazione iniziale (prevalentemente legno e gesso).
L’alimentazione è a corrente alternata (massa sui 2 binari, positivo sul binarietto centrale) ed il circuito è analogico. Un appunto: in questo modo il tracciato risulta essere più rumoroso rispetto ad un tracciato a corrente continua. Il tracciato è sezionato in 6 tronchi, ognuno dei quali alimentato da un proprio alimentatore, così da dare ai vari tronchi una diversa velocità (ad es. le linee esterne e la sopraelevata sono più veloci rispetto agli scali merci e ai binari che passano per le stazioni).
Il sezionamento del tracciato ha portato via un po’ di tempo, ma niente in confronto alle operazioni “elettriche”, cioè quelle relative all’installazione dei 22 scambi (tutti elettrici, più 6 scambi manuali dello scalo merci della stazione 1), dei 30 segnali e degli elettrointerruttori.
Questi ultimi sono indispensabili per permettere ad un treno di passare da dietro il segnale quando questi è rosso (in questo modo il treno si ferma solo se “vede” il segnale rosso). Un fatto dolente è il costo di questi interruttori: più di 40 € l’uno!! (fate un po’ voi i conti!!). Infine non va sottovalutato il lavoro necessario per mettere in sicurezza i treni. Tutti i binari sono infatti attrezzati per evitare che i treni si scontrino tra loro e per chiudere i binari delle stazioni, sia davanti che dietro, quando vengono occupati da un treno .
Mi spiego: quando un treno scende ed entra in stazione 1 (tragitto grigio-arancio-nero) sul binario più esterno (il 4°), chiude lo scambio posteriore e quello anteriore, così se c’é un treno che segue, non lo tampona, ma va sul binario 3. Così per tutti e 7 i binari delle stazioni .(attenzione che gli inceppamenti sono sempre in agguato).
Per poter far tutte queste operazioni di consecutio logica, ho utilizzato dei binari di contatto.Questi servono anche per far sì che un treno che sta entrando in stazione dia il via libera ad un treno che sta occupando il binario che andrà ad occupare.
Su ogni binario in stazione vi sono più contatti, in entrambe le direzioni, per fare in maniera che ,quando un treno sta per fermarsi, dia l’input per far partire un altro treno su un altro binario.
In questo modo ci sono tante partenze automatizzate e in cascata.
Ogni treno che entra in stazione si ferma automaticamente. Naturalmente, non essendo un circuito digitale, sono stato costretto ad apportare 2 restrizioni : il treno che entra nella stazione 1 da destra (sale dal tracciato verde) va sempre sul 1° binario mentre quello che entra da sinistra (scende dal tracciato rosso) va sempre sul 2° binario. Vi posso assicurare che tutte queste operazioni hanno richiesto molta pazienza e cura (con quello che costano i treni non vogliamo certo rischiare che si scontrino tra loro!).
Il tracciato verde (quello sotto il tracciato rosso) è ispezionabile da una botola da sotto il tavolo.
Naturalmente esiste un quadro di comando dal quale posso manualmente azionare tutti gli scambi e i segnali.
Questo per quel che riguarda il materiale rotabile.
Per quel che riguarda il paesaggio posso dirvi che è stato creato sia utilizzando dei kit componibili , sia dando sfogo alla propria fantasia.
La prima cosa da fare per rendere tutto più realistico, consiste nel dipingere di marrone tutto il piano del plastico, in modo che, dopo l’applicazione dell’erba e della ghiaia (microgranuli), non si scorga il chiaro del legno. L’erba e la ghiaia sono materiali commerciali reperibili nei negozi di modellismo, così come le piante e i cespugli. In certi punti (quelli piani) ho applicato pezzi di carta “erbosa”. Gli edifici sono tutti kit assemblati (Faller, Kibri, Vollmer,…) e sono tutti illuminati. Tutti i lampioni sono funzionanti, così come gli sgancia-binari in prossimità degli scali merci.
Non mi sono soffermato su ogni singola foto, se però vi serva qualche informazione, non esitate.
Spero di non essere stato troppo noioso e prolisso.
Spero che il disegno del plastico sia visibile, in caso contrario vedrò se riesco ad allegare il layout usando lo scanner.
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