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Problema con gli scambi Peco electrofrog
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Accessi: 2650
Interventi: 2 |
Intervento di: yesteryear |
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Del : 01/09/2006 Ore: 00:56:04
| Salve!
Da tempo sto cercando di costruire un plastico ma ho un grosso problema con gli scambi.
Il progetto di partenza, che ho trovato su un numero di "Model Railroader”, misura circa 210 x 80, non è DCC e prevedeva l’uso di scambi Atlas non elettrificati.
Poiché non erano disponibili in Europa, mi sono incautamente lasciato convincere ad acquistare (11!!) scambi Peco electrofrog.Naturalmente il progetto originario della parte elettrica, peraltro semplice e ben dettagliato, non era più valido.Da allora non sono MAI riuscito a partire con la costruzione perché ogni volta che provo il funzionamento dei binari ho regolarmente problemi di corto circuito!L’ultima spiaggia è stata quella di leggere i Forum sul fermodellismo ma le spiegazioni che ho trovato sui Peco electrofrog(insegno inglese ma so poco o nulla di circuiti elettrici) mi sono sembrate complesse per un solo scambio, figuriamoci per l’intero circuito!
In sostanza: se posto un disegno del progetto con evidenziati in rosso gli scambi, c’è qualcuno di buon cuore che ha voglia di aiutarmi a risolvere i problemi di gestione degli electrofrog senza complesse (almeno per me) saldature e di disegnarmi uno schema elettrico (non DCC) complessivo di collegamento al trasformatore comprensivo di 4 aree in cui poter manovrare separatamente dalle altre?
Capisco di chiedere molto ma cercate di capirmi: ho quasi tutto il materiale da qualche anno e non riesco a cominciare!! Grazie a chi mi vorrà aiutare!!!
Roberto
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Intervento di: don72 |
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Del : 04/09/2006 Ore: 17:13:11
| Il principio è semplice. capito il principio ci sono diversi modi per metterlo in pratica.
PRINCIPIO--------------------------------
Lo scambio indirizza il treno sul ramo diretto o ramo deviato. Nella figura ad esempio gli aghi sono predisposti per il ramo deviato (cioè da A a C o viceversa).
Uno scambio electrofrog ha il cuore (rotaie in grigio nella figura) metallico, quindi per evitare cortocircuiti sono necessarie due giunzioni isolanti applicate ai rami interni uscenti dallo scambio (in rosso). Il cuore metallico è molto utile quando lo scambio è percorso a bassa velocità, non si verificano rallentamenti o arresti che invece possono essere causati dai cuori isolati, e questo soprattutto per le locomotive a passo corto.
In figura sono anche mostrati con colore diverso i contatti minimi che occorre predisporre con saldature effettuate sul fianco esterno (non interessato dai bordini delle ruote dei mezzi) di ciascuna rotaia o sulla parte sottostante: i fili così saldati vanno immediatamente portati al di sotto del supporto in legno del plastico mediante foro praticato con un trapanino. La massicciata coprirà il tutto. Questi contatti sono:
1. e 2. (blu e violetto) per la radice dello scambio (polarità + e - dell'alimentazione normale del circuito)
3. cuore dello scambio
4. e 5. rami interni che escono dallo scambio
Per far sì che il convoglio prenda la direzione del ramo deviato (ad es. come in figura) occorre:
a)posizionare gli aghi dello scambio nella posizione opportuna
b)collegare tra loro i morsetti 3-4
c)scollegare i morsetti 3-5 per evitare il corto circuito
d)collegare i morsetti 2-3 (in realtà quest'ultimo contatto sembrerebbe superfluo perchè l'ago tocca la rotaia del morsetto 2 e si polarizza come esso: questo è vero purtroppo solo nei primi mesi di vita dello scambio).
In questo modo il morsetto 2 è direttamente collegato al morsetto 4 tramite il cuore (3) e ciò assicura continuità di corrente lungo la deviata
Per il ramo diretto occorre invece:
a)posizionare gli aghi dello scambio nella posizione opportuna
b)collegare tra loro i morsetti 3-5
c)scollegare i morsetti 3-4 per evitare il corto circuito
d)collegare i morsetti 1-3
In questo modo il morsetto 1 è direttamente collegato al morsetto 5 tramite il cuore (3) e ciò assicura continuità di corrente lungo il ramo diretto.
IMPLEMENTAZIONE----------------------------------
Può sembrare complicato ma in realtà non lo è. per implementare questo tipo di funzionamento io ho utilizzato due interruttori bipolari per ogni scambio (vedi ultima figura) con l'accortezza di chiudere AB per il percorso del ramo diretto e contemporaneamente aprire AC e vicevresa per il percorso del ramo deviato.
Spero di essere stato chiaro e di non aver fatto errori.
Ciao Donato
P.S.
Il metodo dei bipolari è una mia soluzione. Potrebbero essercene altre meno dispendiose e più chiare.
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