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Forum selezionato:
| Plastici e Diorami |
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...a volte ritornano
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Accessi: 5969
Interventi: 18 |
Intervento di: sandro2 |
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Del : 29/09/2002 Ore: 20:02:59
| Salve a tutti, dopo un'estate passata all'insegna del divertimento e del riposo più assoluto, sto ritornando sulla mia grande passione, ovvero realizzare il mio diorama.
A dire il vero ho già per le mani un progetto piuttosto definito, frutto di innumerevoli modifiche che però per eccessiva complessità e soprattutto per un garantito elevato costo ho deciso di abbandonare per un più tradizionale plastico statico dove dunque i treni farebbero principalmente mostra di se, se si escludono quelle poche manovre su binari di smistamento.
Quello che ho dunque intenzione di realizzare è una sorta di modulo dalle misure anomale (320x150) che un domani potrebbe essere ampliato per una maggior dinamicità dei convogli.
La mia perplessità stava quindi sulla reale necessità di prevedere l'inserimento di un sistema digitale che un domani diventrerebbe sicuramente utile per gestire diversi treni sul tracciato ma quel "domani" rischia di essere molto molto lontano.
Supponendo di costruirsi un rudimentale sistema a blocchi dividendo in vari tronchi il tracciato sarebbe poi difficile inserire il sistema digitale senza violentare troppo il paesaggio?
Un altro tema è l'ambientazione.
Io sono molto propenso a realizzare una stazione di medio-piccola importanza con un piccolo scalo intermodale giusto per movimentare la situazione.
In proposito mi rendo disponibile ad accogliere qualsiasi consiglio sull'ambientazione e sulla dislocazione delle varie componenti.
Spero di non aver fatto troppa confusione e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere!!
Grazie ciao!!!
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Intervento di: chiasma |
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Del : 29/09/2002 Ore: 22:44:41
| Bentornato!
Se ho capito bene il tuo problema è trovare una soluzione ad un possibile amplimento di un Diorama operativo. E non c'è problema. Con le misure a disposizione, figurati. Se problema c'è è ampliarlo senza "scassare" il lavoro. Guarda il mio ultimo post per Antonello che usa una penisola. Allo stesso modo potrari raccordare qualsiasi altro modulo e continuare all'infinito; te lo auguro!
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Intervento di: sandro2 |
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Del : 29/09/2002 Ore: 23:14:26
| Forse non mi sono spiegato il mio problema non è ampliare un plastico.
Il plastico che intendo fare ancora non esiste, ma segue una filosofia costruttiva che permette un domani un possibile ampliamento sia a destra che a sinistra come un tradizionale impianto a moduli.
Sul fatto che una soluzione del genere possa essere ampliata all'infinito non ci sono dubbi...basta avere un hangar nel proprio giardino...
Scherzi a parte il problema è un altro, ovvero, mi conviene prevedere fin da subito un impianto digitale per gestire più treni su un plastico statico oppure no?
Si consideri il fatto che il sistema digitale può gestire più treni in movimento contemporaneamente più una serie di altre funzioni, al momento non sarebbe sfruttato vista la staticità dei convogli (ad esclusione di manovre di smistamento).Un domani sicuramente con l'ampliamento lo si sfrutterebbe maggiormente con il vantaggio di non dover toccare il modulo già costruito ma semplicemente continuando nella costruzione di altri moduli.
Dall'altra parte il non immediato utilizzo di un sistema digitale mi permetterebbe adesso di risparmiare soldi ed un domani (probabilmente molto lontano!) bisognerebbe però intervenire con modifiche per adattare il plastico già costruito al sistema digitale (rischiando di rovinarlo).
Quale delle due strade è consigliabile percorrere visti i pro e i contro?
Spero questa volta di essermi spiegato meglio.
Grazie comunque a chiasma per la risposta.
Grazie e alla prossima!
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Intervento di: Samuele |
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Del : 29/09/2002 Ore: 23:45:42
| Fatta la premessa che personalmente amo di più l'analogico, mi sento di consigliarti il digitale per il semplice fatto che è quello che può avere i maggiori sviluppi e applicazioni e dato che, da quello che ho capito, potresti ampliare il tuo plastico in più riprese. Almeno così avrai lo schema già predisposto per aggiunte successive. Prima però dovresti porti una domanda: i convogli, gli scambi, i segnali e le luci sono così tante (considerando anche le aggiunte future) da richiedere il digitale? io ho un plastico di 3,4x2,7 mt ca. tutto analogico con circa 24 scambi, 25 segnali e un sacco di luci. Il tutto funziona con 6 trasformatori. Non so quanto possano costare i trasf. digitali e che differenza ci sia nel prezzo. Spero di averti chiarito le idee, in caso contrario...sorry
ciao
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Intervento di: chiasma |
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Del : 30/09/2002 Ore: 14:56:20
| Non c'è di che! Riepilogo le tue premesse:
a)3,20 mt x 1,50 = modulo statico? Peccato!
b)ampliamento dinamico? E lo statico?
c)analogico o digitale ? Il tutto!
Sintetizzo:
a) hai spazio per un "modulo dinamico" diciamo di base che può collegarsi - im modo chiastico sempre - sui quattro lati sia in modo semi statico che dinamico! Il che ti lascia aperte tutte le porte!
b) se lasci il modulo iniziale statico (senza circuito per intendeci) un altro statico ti permette un semi dinamico, se invece è dinamico lo statico iniziale ti fermerebbe a meno che non lo manometta (operazione che non vorresti!)
c)analogico o digitale: Sam ha ragione! Se non c'è un hangar in giardino..come dici.. l'analogico è funzionale. Imposta fin d'ora il sistema, però, perchè tra i due la coesistenza non mi pare pacifica.
Se non ho capito niente dimmelo.
Ciao.
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Fermodellismo IT
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