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Forum selezionato:
| Chiasma Ferroviario |
Discussione: |
autonomia moduli
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Accessi: 4364
Interventi: 7 |
Intervento di: chiasma |
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Del : 11/09/2001 Ore: 23:29:33
| i moduli dei plastici complessi - anche se quasi diorami - sono autonomi o hanno sempre bisogno d'essere in composizione? Come vengono collaudati?
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Intervento di: chiasma |
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Del : 04/11/2001 Ore: 23:53:34
| P.S. = Ho letto da qualche parte, forse in internet, che si usa uno speciale accorgimento per accoppiare i moduli: un po' di binario fuoriesce da un modulo senza traversine; dall'altra parte ad accoglierlo un po' di traversine senza binario!
Orbene, Pippo, su questa falsariga costruiamo un binario a cerniera per evitare che dal modulo spuntino due aghi pericolosi, per vedere come si comporta anche per tenere il livello tra i due moduli?
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Intervento di: Alessandro |
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Del : 05/11/2001 Ore: 03:24:19
| Qualsiasi diorama di modeste dimensioni può operare anche in maniera del tutto autonoma. E' sufficente alimentare elettricamente i vari dispositivi (scambi, binari, sganciavagoni ecc.) ed il diorama, pur nel suo piccolo offrirà piena soddisfazione, sia estetica che funzionale, al suo costruttore.
Naturalmente i convogli dovranno essere per forza di cose in composizioni abbastanza ridotte (altrimenti addio manovre) e non potranno compiere giri completi come su un plastico complesso, in quanto avranno un punto di partenza ed uno di arrivo. In gergo fermodellistico, questa soluzione viene definita da PaP (da punto a punto). A volte si ovvia a questa mancanza progettando degli elicoidali da applicare all'/alle estremità per permettere ai convogli di girarsi e tornare indietro.
I diorami che compongono il plastico (nel caso di un plastico "componibile") e che dovranno essere uniti tra loro vengono progettati tenendo conto dei seguenti aspetti:
1) si cerca di non posizionare scambi a cavallo di due diorami contigui, per facilitare le operazioni.
2) si taglia il binario (o i binari) a filo dell'estremità del compensato in legno.
3) si asporta per ciascun binario un pezzettino ad entrambe le rotaie lasciando intatte le traversine. Questa operazione viene fatta ad ognuno dei moduli combacianti.
4)una volta uniti i moduli si inseriscono i pezzi di rotaia mancante.
Ad esempio: dovendo unire due moduli a singolo binario, si asportano 3+3cm. al primo e 3+3cm. al secondo modulo. Fatto il collegamento si inseriscono due tratti di rotaia da 6cm.
Felice di essere stato d'aiuto.
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Intervento di: chiasma |
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Del : 05/11/2001 Ore: 23:51:42
| D'aiuto sei stato moltissimo. Grazie.
Quanto agli elicolidali per l'inversione siamo in tema di CHIASMA. Se invece degli elicoidali - non sul diorama pap - si triangolano gli innesti tra le due lineea si avrà lo stesso effetto senza sprecare spazio tempo e spese! però non ditemi che non è realistico perchè il CHIASMA non è ancora applicato (nè gli elicoidali sono realistici).
Se le linee sono a doppio binario non vi sarà alcun problema elettrico, altrimenti il solito sezionamento farà il suo dovere.
A presto
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Intervento di: Alessandro |
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Del : 06/11/2001 Ore: 03:08:56
| Rispondo all'ultimo tuo msg. dicendoti che nella realtà, le intersezioni "a triangolo" e "a stella" sono state le progenitrici delle attuali piattaforme girevoli. In alcune stazioni secondarie sono tuttora presenti, dal momento che non è giustificabile la costruzione di un nuovo impianto. Quanto alla loro applicazione nel modellismo, niente da dire sul realismo e sul risparmio rispetto agli elicoidali, ma se si vuole costruire un diorama su due livelli, il loro utilizzo diventa inevitabile.
Cordiali saluti.
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Fermodellismo IT
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